Tehran senza ritorno racconta, tra verità storica e finzione narrativa, la vita di Fariba, un’artista iraniana nata nel 1981 a Tabriz e arrivata a Roma, per studiare pittura all’Accademia, nel 2010. In Italia Fariba si lascia alle spalle il peso di un regime oppressivo, ma anche l’infanzia trascorsa durante la sanguinosa guerra Iran-Iraq, l’adolescenza segnata dalla scoperta di essere una figlia non desiderata, sopravvissuta a un tentativo di aborto, e la misteriosa morte del fratello Vahid. La sua nuova vita nel belpaese sarà segnata dall’incontro con Marilù, un’artista ottantenne che praticamente la adotterà, ma anche da un doppio intreccio sentimentale combattuto tra Francesco, un suo allievo di persiano e analista dei servizi segreti italiani, e Claudia, talentosa sommelier napoletana.
Tra verità e finzione narrativa, la vita di una giovane artistasospesa tra Iran e Italia
Ferdinando Vicentini Orgnani (Milano, 1963) si è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1992. Ha scritto e diretto i film Vinodentro (2014), Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni (2003), Mare Largo (1998, tratto dal romanzo Attesa sul mare di Francesco Biamonti) e molti docufilm, tra cui The Beat Bomb (2022), frutto di quindici anni di amicizia e riprese con il poeta Lawrence Ferlighetti. Con Marcello Fois e Diego De Silva ha scritto la sceneggiatura di Certi Bambini (2004, premio Fassbinder “rivelazione” agli European Film Awards - Oscar Europeo), tratto dall’omonimo romanzo di Diego De Silva. Ha interpretato il ruolo di Marcello Mastroianni nel film Parajanov. Lover of Beauty (2013). Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti Baba Carapa (A&B).
Genere | Narrativa |
Genere | Romanzo |
Collana | Daimon |
Pagine | 152 |
Formato | 14x21, brossura con alette |
Anno di edizione | 2025 |
ISBN | 9791281000247 |
Prezzo
Saggistica