Libri in Castello” è il format di micro-festival culturali dedicato al libro e alla lettura della casa editrice Il Rio, attiva coi marchi editoriali Oligo Editore, CN-Casa Nuvolari e Il Rio Edizioni. Dopo edizioni nelle province di Cremona, Piacenza, Mantova e Verona, nel 2024 si terrà la prima edizione ambientata a Catanzaro, grazie alla partecipazione del Comune e dell’Accademia di Belle Arti.

Il festival si svolgerà nella giornata di sabato 12 ottobre nella suggestiva cornice del Complesso Monumentale San Giovanni, laddove sorgeva il castello normanno a guardia della Catanzaro medioevale, con un’anteprima dedicata alla scuola primaria venerdì 11 ottobre, con l’illustratore Roberto Piumini che incontrerà gli allievi dell'Istituto Comprensivo Casalnuovo.

L’innovativa formula di Libri in Castello prevede l’alternarsi di incontri con gli autori con visite guidate alla scoperta di uno dei siti culturali più importanti e suggestivi della città.

La partecipazione alla manifestazione è gratuita.


Il programma


Venerdì 11 ottobre ore 9.
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Istituto Comprensivo Casinuovo
Raccontare Pinocchio
Le ragazze e i ragazzi della scuola primaria incontrano Roberto Piumini
Introduce Nunzio Belcaro, Assessore all’Istruzione e alle Politiche socialiIntervengono Virgilio Piccari, Direttore ABA di Catanzaro, Giulio Girondi, Editore.
Roberto Piumini, tra gli autori per l’infanzia più noti e apprezzati, parlerà della favola di Pinocchio, tra i racconti più amati di sempre, e lo farà leggendo i suoi stornelli in cui ripercorre le vicende del burattino di Collodi trasformando i capitoli del libro in poesie dedicate ai fiori. A fare da sfondo, le illustrazioni cariche di magia e suggestione di Federico Penco.

Roberto Piumini ha pubblicato un gran numero di storie, romanzi, poesie, poemi, testi teatrali, per bambini, ragazzi e adulti. Ha scritto poesie su luoghi, persone, memorie, quadri, fotografie. Ha tradotto poesie di Browning, i sonetti e Macbeth di Shakespeare, Paradiso Perduto di Milton, l’Aulularia di Plauto. Ha vinto premi ed è stato tradotto in molte lingue. Per Oligo ha pubblicato un romanzo e un saggio, oltre che Pinocchio: disegni e stornelli sulla favola più amata (2019).



Sabato 12 ottobre
Archivio Storico - Complesso Monumentale del San Giovanni

ore 11.00
Ambientazioni fantastiche e luoghi immaginari: i mondi dei giochi di ruolo
Incontro con Tommaso Giovanni Palaia, autore di Giochi di ruolo

Presenta Alessandro Tarantino, giornalista e docente Accademia di Belle Arti di CatanzaroSaluti istituzionali Donatella Monteverdi, Assessore alla CulturaInterviene Virgilio Piccari, Direttore ABA Catanzaro
Un incontro dedicato all’universo dei giochi di ruolo, Da Dungeon & Dragons a Magic, per scoprirne la storia, capirne il funzionamento e l’importanza di un vero e proprio fenomeno di costume che ha caratterizzato la cultura popolare tra XX e XXI secolo. Tutto questo con la chiave di lettura offerta dai luoghi in cui le avventure dei personaggi sono ambientate, vere e proprie utopie contemporanee, tra finzione narrativa e suggestioni tra storia e realtà.


Tommaso Giovanni Palaia (1992) insegna Computer Graphic e Character Design, Tecniche di Modellazione Digitale 3D e Game Design all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, per il cui Open Day ha coordinato il progetto Escape Room, Come to ABA. Ha collaborato alla realizzazione di giochi da tavolo a scopo didattico per i Musei Archeologici della Calabria e la sua produzione artistica è stata oggetto di diverse mostre personali e collettive, come Giochi ripetuti nel tempo al Museo Macro di Roma. Per Oligo Editore ha pubblicato il libro Giochi di ruolo (2024).


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ore 12.00
Lezione aperta alla città: una narrazione tra archivio storico e antico castello.


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ore 16.00
La Calabria delle donne: storie di riscatto tra Sette, Otto e Novecento
Incontro con Emanuela Bianchi e Roberta Yasmine Catalano

Guida la conversazione Giulio Girondi, editoreSaluti istituzionali Donatella Monteverdi, Assessore alla Cultura
Un dialogo dedicato al femminile, ai soprusi subiti dalle donne nella società patriarcale, ma anche al riscatto della ragione sulla superstizione. Emanuela Bianchi presenterà la figura di Cecilia Faragò, l’ultima donna ad aver subito un processo per stregoneria nel regno delle Due Sicilie, vittima di antiche credenze smascherate alla corte di re Ferdinando da un giovane avvocato intriso dei nuovi valori del secolo dei Lumi. Roberta Yasmine Catalano presenterà invece una saga familiare ispirata a una storia vera e declinata al femminile, che parte dal terremoto calabrese del 1894 e si articola lungo un secolo. Conosceremo la storia di una madre e di una figlia, contrapposte per indole ma accomunate dal medesimo destino: essere intrappolate da uomini meschini ed egoisti, ma alla fine le due donne troveranno la forza per ribellarsi al giogo delle convenzioni del loro tempo.

Emanuela Bianchi, antropologa e attrice catanzarese, ha studiato all’Università di Roma La Sapienza. Allieva di Paolo Vignolo (Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi) e della coreografa Marta Ruìz (Adra Danza, Colombia), nel 2004 ha costituito la compagnia teatrale “Confine incerto”, che si occupa di di teatro ludico-sensoriale, teatro antropologico e teatro interattivo in spazi non convenzionali. Da anni racconta le vicende di Cecilia Faragò grazie a un’opera teatrale LaMagara (Premio della critica Gaiaitalia 2014) e con il libro L’ultima strega (Oligo Editore 2024).

Roberta Yasmine Catalano è nata a Roma nel 1975, dove si è laureata all’Università La Sapienza in Letterature Comparate. Di origini italo-libanesi, è cresciuta in Marocco. Collabora da tempo con diverse case editrici e riviste letterarie, scrivendo saggi e recensioni. Ha pubblicato Schegge di memoria. Gli italiani in Marocco (Senso Unico, 2009), La felicità è un pezzo di pane e cioccolata. Conversazioni con Tullia Carettoni Romagnoli (Narcissus 2014, vincitore del premio “Il Paese delle Donne”) e la traduzione e la curatela del volume Le luci di Casablanca. Storia della donna che seppe stupire due mondi, di Valeria Degl’Innocenti (Infinito Edizioni 2016). Ha vinto quattro premi letterari, di cui tre giovanili.


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ore 17.00
Luoghi di parole: la scrittura racconta luoghi
Incontro con Mauro Francesco Minervino

Presenta Alessandro Tarantino, giornalista e docente Accademia di Belle Arti di Catanzaro.Saluti istituzionali Donatella Monteverdi, Assessore alla CulturaInterviene Virgilio Piccari, Direttore ABA Catanzaro.
Mauro Francesco Minervino, antropologo, parlerà di come la scrittura possa non solo raccontare un luogo, ma anche ricostruirlo, ridefinirlo, trasformarlo, catapultando il lettore in una nuova dimensione, dove il locale diventa universale. In particolare, Minervino presenterà il suo ultimo libro, dedicato al monte Cocuzzo, alle porte di Cosenza, intriso di riferimenti mitologici e di tradizioni locali, ma messo in relazione per caratteri morfologici e suggestioni con la tagna Sainte-Victoire amata da Cézanne, con cui condivide aspetto magnetico, superstizioni e leggende magiche e fatalità.

Mauro Francesco Minervino è professore di Antropologia Culturale ed Etnologia. Tra i suoi libri ricordiamo La Calabria brucia (Ediesse, Roma 2008, Premio Internazionale Fondazione Carime per la Cultura Euromediterranea 2009), Statale 18 (Fandango, Roma 2011). Stradario di uno spaesato (Melville, Pisa 2017). Ha tradotto e curato il volume di George Gissing, Verso il Mar Ionio. Il Sud di un vittoriano (Exòrma, Roma 2023). Ha vinto il Premio Internazionale di Filosofia Karl-Otto Apel (2014) e il Premio Nazionale Umberto Zanotti Bianco – Italia Nostra (2022). È autore di programmi per Rai Radio3, Rai-Libro e Rai Educational, come 42° parallelo – Leggere il ’900, Babele-Magazine e Le Meraviglie. Dal 2004 collabora alla redazione della rivista “Nuovi Argomenti” e dal 2022 è editorialista del “Corriere della Sera” - corriere.it, su cui tiene la rubrica di commenti antropologici e approfondimenti culturali Minimi Tropici. Per Oligo Editore ha pubblicato Viaggio al monte analogo. Monte Cocuzzo. La montagna-arca (2024).


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ore 18.00
Lo sguardo di Vitaliano Trevisan sull’architettura

Con Giulio Girondi, curatore di Aberrazioni e prospettive di Vitaliano Trevisan e Francesca Causarano, erede dell’autore
Guida la conversazione Simona Caramia, docente dell’Accademia di Belle Arti di CatanzaroSaluti istituzionali Donatella Monteverdi, Assessore alla CulturaInterviene Virgilio Piccari, Direttore ABA Catanzaro

Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960 - Crespadoro, 2022), scrittore e drammaturgo, è stato
tra gli autori più significativi e influenti della sua generazione, lasciando opere sul declino sociale ed economico del Paese, come
Works (Einaudi 2016), che sono già dei classici. Tra gli interessi e le fonti di ispirazione di Trevisan troviamo il mondo dell’architettura, evidente nell’ultima opere pubblicata prima della tragica scomparsa, Il delirio del particolare, un testo teatrale dedicato a Carlo Scarpa. Giulio Girondi, editore di Oligo che con Trevisan ha intrecciato un intenso rapporto di collaborazione tra la primavera e l’estate del 2021, ha raccolto e organizzato narrazioni e saggi brevi dell’autore vicentino, a cui si sommano testi critici di Andrea Cortellessa (docente universitario, nonché tra i fondatori di “Antinomie”) e Cherubino Gambardella, architetto napoletano finalista della medaglia d’oro per l’architettura italiana della Triennale di Milano con varie presenze alla Biennale, sul cui lavoro ha scritto anche Vitaliano Trevisan.


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19.00
Patrie vicine e lontane

Torino e Mosul raccontate da Younis Tawfik
Presenta Alessandro Tarantino, giornalista e docente dell’Accademia di Belle Arti di CatanzaroSaluti istituzionali Donatella Monteverdi, Assessore alla Cultura

Tawfik, tra i maggiori esperti di Medio Oriente in Italia e arrivato nel Belpaese per scoprire la lingua di Dante, vive dalla fine degli anni Settanti a Torino, città magistralmente raccontata nelle atmosfere notturne del suo romanzo d’esordio, La straniera (Bompiani 2000), diventato n film con la regia di Marco Turco; ma l’autore non ha mai dimenticato la sua terra d’origine, Mosul, nel nord dell’Irak devastato tra il 2014 e il 2017 dal fanatismo religioso. Nel nuovo libro, L’ISIS raccontato da mia madre (Oligo 2024), racconta della patria lontana, e mostra senza veli le ferite provocategli dal terrorismo, mettendosi a nudo in pagine dolorose che raccontano dell’uccisione di suo fratello per mano di al-Qaida o di tutte le sofferenze sopportate dalla madre e dalle sorelle; non prima, però, di avere tracciato un efficace quadro storico per comprendere le radici ideologiche e culturali dello Stato Islamico, sorto sulle ceneri del sogno pan-arabo e con l’illusione di riscattare le sconfitte dell’antico califfato abbaside.

Younis Tawfik è nato a Mosul, in Iraq. Nel 1979 si trasferisce a Torino dove nel 1986 si laurea in Lettere, per poi dedicarsi alla divulgazione della letteratura araba (traducendo autori quali Gibran) e collaborare come opinionista a testate come “Repubblica”, “Il Mattino” e “Il Messaggero”. Attualmente presiede il Centro culturale italo-arabo di Torino “Dar al-Hikma” ed è membro della Consulta islamica in Italia. Ha pubblicato libri di poesia e vari saggi e romanzi, soprattutto per Bompiani. Per Oligo ha pubblicato La sponda oltre l’inferno (2021, secondo classificato al Torneo Robinson di Repubblica) e L’ISIS raccontato da mia madre (2024).


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