Grazia Verasani


SOLITUDINI
Uno status del XXI secolo


«Viviamo soli e moriamo soli, tutto il resto è regalo» recita Clint Eastwood. Per Grazia Verasani la solitudine è una condizione fondante la vita umana, e nel XXI secolo lo è ancor di più. Accompagnati da Pavese, Schopenhauer, Ovidio, Gianni Celati, Emily Dickinson, Cioran e Saramago, coglieremo la duplice valenza della solitudine, che per l’artista è strumento del mestiere e osservatorio per scrutare le vite altrui e assorbirne le solitudini.

«Per me che scrivo l’isolamento è benedetto»«Quando leggo non sono mai sola»

Grazia Verasani vive a Bologna. Ha iniziato a scrivere incentivata da Gianni Celati, Roberto Roversi, Tonino Guerra e Stefano Benni. Dal suo noir d’esordio Quo vadis baby? (Mondadori 2004) il regista premio oscar Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film e prodotto la serie tv Sky. Sono seguiti libri di successo per FeltrinelliGiuntiLa Nave di Teseo Marsilio, che ha pubblicato Come la pioggia sul cellofan (2020) e Non ho molto tempo (2021, memoir dedicato all’amico Ezio Bosso). Tra le opere teatrali segnaliamo From Medea-Maternity Blues (Sironi, film nel 2012 per la regia di Fabrizio Cattani, presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, premio per la miglior sceneggiatura al BIF festival, Nastro d’argento e due Globi d’oro) e tra le collaborazioni TV la sceneggiatura della docufiction Amati Fantasmi (Rai5, 2021).


Genere Saggistica
Genere Sociologia
Collana Piccola Biblioteca Oligo
Pagine 60
Formato 12,5x16, brossura con alette
Anno di edizione 2023
ISBN 979-12-81000-07-0
Società Scrittori Contemporaneità

Prezzo

13,00 €