Calabria, seconda metà del Settecento. Cecilia Faragò è accusata di essere una strega e di aver provocato la morte del parroco. A vessarla due preti che vogliono impossessarsi dei suoi beni. Vedova e analfabeta, si affida a un giovane avvocato che porterà il suo caso fino alla corte di Napoli e riuscirà a smascherare gli impostori, dando l’occasione a re Ferdinando di abolire per sempre il reato di stregoneria. Emanuela Bianchi ha il merito di aver fatto uscire dall’oblio una storia dimenticata, oggi al centro di una rievocazione annuale a Soveria Simeri, , raccontata nella sua opera teatrale LaMagara (Premio della critica Gaiaitalia 2014) e oggi in questo nuovo libro.
IN UN INTRECCIO DI INGANNI,SUPERSTIZIONE E PREGIUDIZI,LA STORIA VERA DELL’ULTIMA DONNAPROCESSATA PER STREGONERIANELL’ITALIA DEL SUD
EMANUELA BIANCHI, antropologa e attrice catanzarese, ha studiato all’Università di Roma La Sapienza. Allieva di Paolo Vignolo (Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi) e della coreografa Marta Ruìz (Adra Danza, Colombia), nel 2004 ha costituito la compagnia teatrale “Confine incerto”, che si occupa di di teatro ludico-sensoriale, teatro antropologico e teatro interattivo in spazi non convenzionali.Collana: Piccola Biblioteca Oligo ISBN: 979-12-81000-40-7Formato: 12x16, brossura con alette Pagine 92Genere: Saggistica | Sottogenere: Storia Euro: 13,00Parole chiave: Calabria; Stregoneria; Superstizione; IlluminismoLancio stampaa cura di1A Comunicazione
Genere | Saggistica |
Genere | Storia |
Collana | Piccola Biblioteca Oligo |
Pagine | 92 |
Formato | 12x16, brossura con alette |
Anno di edizione | 2024 |
ISBN | 979-12-81000-40-7 |
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