Una nuova traduzione del capolavoro di Mark Twain – un romanzo picaresco ambientato nel sud schiavista dell’America degli anni ’40 del XIX secolo – che accetta la sfida dell’autore a ridipingere con i colori, i rumori, gli odori della nostra lingua l’affresco multisensoriale del south, riproducendo gli effetti sonori delle varie e differenti parlate presenti nel romanzo, a partire dal broken english, una lingua sincopata di fonemi spezzati, di grammatica e vocabolario fatti esplodere, simile a un rap del nostro profondo sud.
«TUTTA LA MODERNA LETTERATURA AMERICANA DERIVA DA UN LIBRO DI MARK TWAIN CHIAMATO HUCKLEBERRY FINN» (ERNEST HEMINGWAY)
RICCARDO FERRAZZI ha esordito con Il tempo, probabilmente (Literalia, 2000) che conteneva due racconti di Raul Montanari e due suoi. Ha tradotto numerosi libri dallo spagnolo insieme a Marino Magliani. Per Oligo ha pubblicato il saggio Premonizioni (2022).
MARINO MAGLIANI, di origini liguri, ha vissuto per anni tra Spagna e America Latina, per poi trasferirsi in Olanda. Scrittore e traduttore, ha pubblicato per Sironi, Longanesi, Chiarelettere, Exòrma, L’Orma. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2022 è rientrato nella dozzina finalista del Premio Strega.
Genere | Narrativa |
Genere | Narrativa straniera |
Collana | Narratori |
Pagine | 368 |
Formato | 14x21 brossura con alette |
Anno di edizione | 2023 |
ISBN | 979-12-81000-32-2 |
Prezzo